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Vendere corsi online, tutto ciò che c'è da sapere


corsi online

Quando si tratta di vendere corsi online, è importante considerare gli aspetti fiscali coinvolti. I corsi online sono considerati prestazioni di servizi dal punto di vista fiscale, ma ci sono alcune distinzioni cruciali in base al soggetto che li offre e al modo in cui vengono erogati. La principale distinzione pratica è tra i corsi online in diretta e i corsi online in streaming o pre-registrati. La normativa fiscale può variare a seconda della natura del corso.


Corsi online in diretta


I corsi online in diretta sono considerati attività formative autentiche, simili alle lezioni in presenza con interazione tra studenti e insegnante. In questo caso, l'elemento online è semplicemente il mezzo di comunicazione tra gli allievi e l'insegnante.

I corsi online in diretta possono essere erogati anche da professionisti e freelance senza problemi fiscali, a condizione che il soggetto che offre i corsi abbia già una partita IVA. Questi corsi sono assimilati a servizi di formazione, ovvero servizi professionali. La vendita può avvenire online e il pagamento può essere effettuato in vari modi. Quello che conta è il metodo di erogazione, che richiede la presenza fisica dell'insegnante durante la lezione in diretta.


Corsi online in streaming


Quando un corso è pre-registrato e l'intero processo di promozione, vendita ed erogazione avviene online in modo automatizzato, si parla di corsi online in streaming. In pratica, non vi è alcun intervento umano durante tutto il processo.

I corsi online in streaming, dal punto di vista fiscale, sono considerati attività di commercio elettronico diretto. Ciò implica che si tratta di una vera e propria attività d'impresa e, oltre alla partita IVA, comporta altri adempimenti fiscali. Tra questi:

  • Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.

  • Iscrizione alla Gestione Commercianti INPS, con obbligo di versamento dei contributi.

  • Presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al proprio Comune.

Vendere corsi online e la partita IVA


Se non si possiede una partita IVA, ma si è interessati a proporre e vendere corsi online, è necessario regolarizzare la propria posizione fiscale. In linea generale, al momento dell'apertura della partita IVA, è necessario scegliere uno o più codici ATECO appropriati. Senza entrare nei dettagli, in generale si consigliano i seguenti:

  • 85.59.20: Corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale per coloro che optano per corsi online in diretta.

  • 47.91.10: Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via Internet per coloro che optano per corsi online in streaming.

In ogni caso, è essenziale cercare la consulenza di un professionista, come un commercialista, che possa valutare la tua idea di business per evitare errori e sanzioni inutili.

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