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Immagine del redattoreUgo Rosini

STARTUP, COS'È E COME SI DIFFERENZIA DA UN'AZIENDA TRADIZIONALE


Il termine startup si riferisce ad un'azienda appena nata, costituita da uno o più imprenditori che hanno come obiettivo quello di creare e sviluppare un prodotto o servizio innovativo, per il quale ritengono ci sia domanda, per poi portarlo sul mercato.


Lo Stato italiano, nella legge 221/2012, più comunemente conosciuta come “Decreto Crescita 2.0”, definisce startup le aziende innovative che, essenzialmente, sono costituite da zero, oppure non hanno più di 5 anni e offrono un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico e hanno un contenuto fortemente innovativo, ovvero sono costituite per almeno 1/3 da soci dottorandi e/o sono in possesso di un prodotto brevettato.


Alle attività che rispettano questi requisiti lo Stato italiano riserva delle agevolazioni, quali l’esonero da alcune imposte e maggiore flessibilità nella gestione dei dipendenti.

In realtà il significato di startup è molto più ampio rispetto a quella fornito dalla legge italiana. Una startup è tale non per la sua tecnologia, ma per l’innovazione, nel modo nel suo modello di business e in ciò che offre.



Il costo iniziale per la costituzione di una startup è molto contenuto rispetto a quello di un'azienda, ma nel primo periodo di attività (che può significare anni) i costi di ricerca, sviluppo, prototipazione, commercializzazione e marketing possono essere elevati a fronte di ricavi insufficienti a coprire quei costi. Per questo motivo le startup sono alla ricerca di finanziamenti e investitori attraverso varie modalità (crowdfunding, venture capital...).


Il tasso di fallimento di una startup è purtroppo piuttosto elevato: si stima che in generale circa il 95% delle startup fallisca entro i 4 anni dalla creazione.


Il cosiddetto periodo di "fase di startup" indica l’operazione di avvio di una nuova attività e il periodo durante il quale nasce e viene lanciata un’azienda, di qualsiasi natura essa sia.


La fase di startup è quindi quella in cui viene analizzato il potenziale mercato, si formula il modello di business, si cercano i finanziamenti necessari per avviare l'attività. Vengono poi portate a compimento tutte le pratiche burocratiche per l'apertura della partitva IVA (descritte in un precedente articolo).


Ogni startup viene quindi riconosciuta legalmente in una delle forme giuridiche, SRLS nella maggior parte dei casi (anch'essa spiegate in un precedente articolo).


Affinché la propria startup abbia successo bisogna porsi alcune domande: ho esperienza nel settore? Conosco le dimensioni del mercato e le sue opportunità? Sono disposto a dedicare tempo a questo progetto imprenditoriale? Perché nessuno ha mai provato a sviluppare questa idea?


Ponendosi queste domande e creando un modello di business adatto, si hanno maggiori probabilità che la propria startup funzioni e si trasformi in una grande azienda, uscendo quindi da quel 95% nominato prima.



Le startup stanno diventando sempre di più una parte fondamentale del sistema economico mondiale, portando appunto innovazione e servizi nuovi, nuove tecnologie ed ispirazioni, dando quindi ai giovani d'oggi stimoli e voglia di crescere e diventare autonomi.


Sempre di più sono infatti le associazioni che aiutano i giovani a creare la propria startup, il proprio modello di business, seguendoli e formandoli su tutti i passi da compiere.


Noi di Viglianti Partners siamo sempre attenti all'evoluzione delle startup e disponibili ad aiutare chiunque ne abbia bisogno in tutto ciò che c'è da sapere e da fare.

Non avere paura, il mondo del business è pronto ad accoglierti!

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