A fronte di un rischio di spesa di circa 1.200 euro a famiglia, associazioni di genitori e sindacati chiedono al governo di intervenire aumentando i fondi del diritto allo studio e prevedendo sconti per l’acquisto dei libri di testo.
Libri di testo, zaini, diari e abbonamenti per i trasporti. Il rientro a scuola rischia di dare una stangata alle tasche delle famiglie italiane, con il prezzo dei libri di testo cresciuto di circa il 10% rispetto allo scorso anno.
Il Forum delle Associazioni Familiari stima che per quest'anno le famiglie con figli che frequentano la scuola secondaria pagheranno in media 1.200 euro per libri e corredo scolastico senza la possibilità di detrazioni fiscali significative.
Tra le ipotesi per fronteggiare il caro prezzi, Ali Confcommercio propone un aumento di circa 40 milioni dei fondi per il diritto allo studio, che passerebbero dagli attuali 133 a 170 milioni di euro. Fondi che bisognerebbe destinare quindi a dei bonus per l'acquisto dei libri di testo, per esempio.
Alcune associazioni di categoria chiedono agli insegnanti di adeguare la scelta dei libri di testo alla spesa che ne consegue, con il rischio però di dover scegliere manuali non aggiornati.
Come affermato di recente dal sottosegretario all'Istruzione Paola Frassinetti, il tema dei rincari nella scuola è sul tavolo del governo. I ministri Valditara e Giorgetti si sarebbero incontrati con l'obiettivo di introdurre misure a sostegno delle famiglie, che si tratti di detrazioni come avviene già in altri Paesi, oppure di fondi da stanziare per sostenere il diritto all'istruzione.
Manca poco alla campanella!
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