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LE SCADENZE DI DICEMBRE


Dicembre mese di scadenze, il 2022 si chiude con una serie di scadenze fiscali importanti. Due su tutte: il saldo Imu e l’acconto Iva.


Vediamo insieme quali sono queste scadenze.


IMU - Il 16 dicembre è il termine ultimo per il pagamento della seconda rata dell’imposta municipale unica, cioè il saldo dell’Imu. I contribuenti dovranno tenere conto delle aliquote stabilite dal proprio Comune: nel caso in cui siano aumentate rispetto all’anno precedente, si dovrà versare anche il conguaglio ad integrazione dell’imposta pagata come acconto.


IRPEF, IVA E CONTRIBUTI INPS/1 – Il 16 dicembre sono previsti inoltre gli adempimenti periodici Irpef, Iva e i contributi Inps. Per quanto riguarda i primi, il versamento deve essere effettuato in F24 con i seguenti codici tributo: 1001 per Ritenute su retribuzioni, pensioni, trasferte, mensilità aggiuntive e relativo conguaglio, 1002 per Ritenute su emolumenti arretrati, 1012 per Ritenute su indennità per cessazione di rapporto di lavoro.


IRPEF, IVA E CONTRIBUTI INPS/2 – Chiamate a pagare anche le partite IVA, che dovranno provvedere al versamento dell’imposta dovuta. Anche in questo caso dovrà essere utilizzato il modello F24, inserendo nella sezione “Erario” il codice tributo 6011.


INTRASTAT – Il 27 dicembre scade l’invio degli elenchi intrastat, che consistono nella dichiarazione delle operazioni intracomunitarie di vendita e acquisto effettuate da un titolare di partita Iva in un dato periodo di tempo. Sono interessati solo gli operatori intracomunitari con obbligo mensile.


ACCONTO IVA – Il 27 dicembre torna inoltre l’acconto Iva, che riguarda le partite Iva con liquidazione mensile e quelle con liquidazione trimestrale.


DICHIARAZIONE IMU – Infine, il 31 dicembre ci sarà la scadenza per la dichiarazione Imu 2022, dopo la proroga prevista dal Decreto Semplificazioni.


Chi deve pagare e come si fa?


Devono pagare l'Imu i soggetti che possiedono fabbricati, esclusa l’abitazione principale (a patto che non rientri nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9), aree fabbricabili e terreni agricoli. Ci sono però casi di esenzione e di riduzione: sono ad esempio esclusi dal pagamento dell’imposta i fabbricati dichiarati inagibili a causa del sisma del 2012, che ha interessato le regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

Parlando di agevolazioni sull'Imu, con il Decreto Sostegni ter è stata prorogata l’agevolazione già prevista dalla scorsa Legge di Bilancio. Oltre alle conferme delle altre agevolazioni, la sentenza della Corte Costituzionale dello scorso 13 ottobre torna a riconoscere anche quella per i coniugi in relazione all’abitazione principale.


Per l’adempimento all'invio degli elenchi intrastat vi sono due modalità, entrambe telematiche: presentazione delle informazioni tramite Servizio Telematico Doganale E.D.I. (Electronic Data Interchange), cioè il canale messo a disposizione dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, oppure il ricorso attraverso il servizio dell’Agenzia delle Entrate.


Per l'acconto Iva invece vi sono tre metodi a disposizione: il primo è quello storico, che consiste nel versamento di un acconto Iva pari all’88% dell’imposta corrisposta nel periodo precedente. Il secondo è il “previsionale” e viene calcolato, appunto, su una previsione delle operazioni svolte nell’ultimo periodo dell’anno. C’è poi il metodo analitico, che prevede il calcolo sulla base delle operazioni effettuate entro il 20 dicembre 2022.

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