Con la fine del Reddito di Cittadinanza, entra in vigore una nuova iniziativa denominata Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), volta a fornire assistenza alle persone in situazioni di povertà che sono idonee all'occupazione. Questa misura richiede che i partecipanti si impegnino in un percorso formativo che può durare fino a un massimo di 12 mesi, durante il quale riceveranno un contributo mensile di 350 euro. Inoltre, il primo gennaio 2024 entrerà in vigore anche l'Assegno di Inclusione, destinato ai nuclei familiari con almeno un membro disabile, un minore, un individuo over 60 o una persona sotto la cura dei servizi socio-sanitari territoriali. Le richieste per entrambi i programmi possono essere presentate a partire dal 1° settembre direttamente sul sito dell'INPS o attraverso i patronati, e dal 1° gennaio anche tramite i Caf.
Il Supporto è stato ideato come un'opportunità per coloro che escono dal Reddito di Cittadinanza e mira a promuovere l'accesso al mondo del lavoro attraverso la partecipazione a vari progetti, tra cui formazione, qualificazione professionale, orientamento, assistenza nell'ottenimento di un impiego, servizio civile universale e iniziative di utilità pubblica.
Dall'ultima parte di luglio, l'INPS ha inviato circa 188.000 comunicazioni di cessazione del Reddito di Cittadinanza ai nuclei familiari che avevano ricevuto sette mensilità nel corso del 2023, purché non avessero componenti minori, disabili o individui over 60, e non fossero assistiti dai servizi sociali. Entro la fine dell'anno, il numero di famiglie coinvolte raggiungerà le 229.000.
Una caratteristica importante del Supporto è che è destinato a singoli individui e, quindi, è possibile che più membri della stessa famiglia possano beneficiarne. Ad esempio, se ci sono due genitori e due figli maggiorenni senza lavoro e senza reddito, è possibile che la famiglia possa ricevere fino a 1.400 euro al mese, a condizione che tutti partecipino attivamente al percorso di formazione e lavoro e solo per il periodo in cui sono coinvolti. Questo coinvolge progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento, assistenza nell'ottenimento di un impiego e servizio civile universale.
Per accedere al Supporto, oltre a presentare una richiesta, ci sono ulteriori requisiti da soddisfare, come la firma di un Patto di Attivazione Digitale (PAD) e il contatto con almeno tre Agenzie per il Lavoro. Successivamente, i partecipanti potrebbero essere contattati dai centri per l'impiego per stipulare un Patto di Servizio Personalizzato. Una volta firmato il patto, i beneficiari avranno accesso a servizi di orientamento, corsi di formazione, progetti di utilità pubblica o altre iniziative per favorire l'accesso al lavoro.
È importante notare che, una volta accettata la richiesta, i partecipanti dovranno aderire al percorso e, durante un periodo massimo di 12 mesi, riceveranno un contributo mensile di 350 euro tramite bonifico dall'INPS. Devono confermare la loro partecipazione a tali attività almeno ogni novanta giorni. Qualsiasi rifiuto di un'offerta di lavoro o l'abbandono del percorso comporterà la perdita del beneficio.
Dopo la firma del Patto di Servizio, i partecipanti possono ricevere offerte di lavoro, servizi di orientamento e assistenza nell'ottenimento di un impiego, o possono anche cercare autonomamente progetti di formazione che rientrano nelle categorie selezionate.
A partire dal 1° gennaio 2024, entrerà in vigore anche l'Assegno di Inclusione, che sarà destinato ai nuclei familiari con almeno un membro disabile, un minore, un individuo over 60 o una persona sotto la cura dei servizi socio-sanitari territoriali. Inoltre, è richiesto che la famiglia abbia una residenza in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo. Questo beneficio sarà erogato tramite una carta elettronica ricaricabile chiamata "Carta di Inclusione" e verrà corrisposto per un periodo di 18 mesi, con la possibilità di rinnovarlo per ulteriori 12 mesi con un mese di sospensione tra i due periodi.
Comments